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Che cos’è lo storytelling e le 8 fasi

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Che cos’è lo storytelling

Lo storytelling non è un processo, un metodo o una tecnica.
Fare storytelling è un’arte, e come tale, richiede creatività, visione, abilità e pratica.
Lo storytelling non è qualcosa che lo si impara dopo solo una lezione o un corso. È un processo di padronanza, cui si arriva dopo vari tentativi ed errori.

È un lavoro impegnativo, ma ne vale la pena dato che rappresenta una parte cruciale delle campagne di marketing di maggior successo. E’ un elemento che contraddistingue le aziende dinamiche dalle altre, e i consumatori fedeli da quelli che acquistano una volta sola.
È anche il cuore dell’inbound marketing, per cui è a tutti gli effetti uno strumento incredibilmente prezioso per tutte le aziende.

Attraverso l’uso delle parole, si creano nuovi mondi ed esperienze nell’immaginazione del lettore o dell’ascoltatore. Può avere un impatto sulle emozioni e può portare le persone ad accettare idee originali o incoraggiarle ad agire.

Lo storytelling può assumere diverse forme, sicuramente creare una buona storia è una gran sfida.

Per iniziare, trovate qui sintetizzati alcuni suggerimenti (cosa fare e cosa non fare) per lo storytelling:

Cos’è che rende buona una storia?

Aggettivi come “buona” e “cattiva” sono relativi all’opinione degli utenti. Ma ci sono alcuni elementi indiscutibili che rendono grande una storytelling, sia per chi legge che per chi la racconta.
Le buone storie devono essere:

  • Divertenti: devono mantenere vivo nel lettore l’interesse a ciò che avverrà dopo.
  • Credibili: il lettore deve valutare credibile questa versione della storia in modo da fidarsi dell’azienda.
  • Educative: cioè stimolano la curiosità ed accrescono il bagaglio di conoscenze del lettore.
  • Condivisibili: nelle storie devono essere raccontati luoghi e persone che conoscono. Questo aiuta il pubblico a riconoscere i modelli del mondo che lo circonda.
  • Organizzate: le buone storie seguono una struttura che contribuisce a trasmettere il messaggio principale in modo sintetico, così da farlo facilmente assimilare.
  • Memorabili: di qualunque argomento si tratti, le buone storie rimangono impresse nella mente del lettore.

Come raccontare grandi storie

Secondo il corso gratuito Power of Storytelling di HubSpot Academy, ci sono tre componenti che rendono grande una storia, indipendentemente dalla storia che si vuole raccontare.

  • 1. I personaggi – In ogni storia c’è almeno un personaggio chiave, il protagonista, in grado di portare il pubblico all’interno della storia.
    I personaggi costituiscono il ponte tra voi, il narratore ed il pubblico. Se il pubblico riesce a immedesimarsi nei panni del personaggio, sarà più propenso a seguire la vostra call-to-action.
  • 2. La prova – All’interno della storia, il personaggio deve superare una sfida o una prova. Questo susciterà emozioni e metterà in contatto il pubblico che ha avuto esperienze simili. Quando si raccontano storie, il potere sta in ciò che si trasmette e si insegna.
  • 3. Conclusione – Ogni storia che si rispetti ha una conclusione, ma non è detto che sia sempre positiva. Ci deve essere un finale esaustivo, che dia una conclusione alle dinamiche tra personaggi e ai conflitti, e far in modo che ci sia un invito all’azione da parte del pubblico.
  • 4. La struttura – La trama è la struttura della vostra narrazione. Un blog può avere un’ottima scrittura e dei personaggi ben riconoscibili. Ma se non si crea un flusso naturale di eventi, il blog confonderà il lettore.
    La pagina “About” del vostro sito web può ripercorrere la storia della vostra azienda. Ma se non la suddividete in segmenti chiari e utili, i visitatori del sito potrebbero abbandonarlo ancor prima di arrivare alla parte migliore.
    Le storie non devono necessariamente essere raccontate in ordine cronologico. Ma una storia deve avere un inizio, una parte centrale e una fine. Questa struttura è familiare, quindi mette il pubblico a proprio agio e lo rende più propenso a recepire nuove informazioni.
  • 5. Il contesto – Il contesto della narrazione influisce sul modo in cui il pubblico recepisce la storia. L’ambientazione non è solo il luogo in cui si svolge una storia.
    È il modo in cui potete:
    Condividere i valori e gli obiettivi dei personaggi
    – Modificare il tono delle conversazioni e delle azioni
    – Rendere più facile mostrare invece di raccontare


    Ora che sapete cosa dovrebbe contenere una storia per avere successo, parliamo di come realizzarla.

Le 8 fasi dello storytelling

Se lo storytelling, come abbiamo affermato, è un’arte, richiede creatività, visione, abilità e tanta pratica.
Pittori, scultori, ballerini e designer, seguono tutti un proprio processo creativo quando mettono in atto la loro arte. Questo li aiuta a capire da dove iniziare, come sviluppare la loro idea e come perfezionarla nel tempo.
Lo stesso discorso vale per chi vuole fare storytelling.

Perché questo processo è importante?
Perché, come organizzazione o marchio, è probabile che abbiate tantissimi episodi, cifre e messaggi da raccontare in una storia.
Come si fa a sapere da dove cominciare?
Beh, iniziate facendo il primo passo. Dopo penserete a dove e come arrivarci.

  • 1. Conoscete il pubblico. Chi vuole ascoltare la vostra storia? Chi ne trarrà i maggiori benefici e risposte? Per creare una storia avvincente, dovete capire chi sono i vostri lettori e chi risponderà e agirà.

    Prima di mettere penna su carta, fate delle ricerche sul vostro mercato di riferimento e definite il vostro acquirente. Questo processo vi permetterà di conoscere chi potrebbe leggere, vedere o ascoltare la vostra storia. Conoscere i destinatari della vostra storia vi potrà essere d’aiuto nel capire che direzione prendere mentre costruite le fondamenta della storytelling.
  • 2. Definite il vostro messaggio principale. Che la vostra storia sia di una pagina o di venti, di dieci minuti o di sessanta, dovete concentrarvi sul messaggio centrale.
    Domandatevi: La vostra storia deve vendere un prodotto o raccogliere fondi? Spiegare un servizio o risolvere un problema? Qual è il senso della vostra storia?
    Per definire il messaggio principale, cercate di trovare 6-10 parole che lo riassumano.
  • 3. Decidete che tipo di storia state raccontando. Non tutte le storie sono uguali. Per decidere che tipo di storia raccontare e quale obiettivo perseguire, cercate di capire come volete che il vostro pubblico si senta o reagisca mentre la legge.

    Se il vostro obiettivo è quello di:
    INCITARE ALL’AZIONE
    La vostra storia deve descrivere come avete portato a termine un’attività di successo, e spiegare ai lettori come potrebbero intraprendere lo stesso percorso. Evitate di raccontare dettagli superflui, il pubblico deve concentrarsi sull’azione o sul cambiamento che incoraggia la vostra storia.
    RACCONTARE LA PROPRIA STORIA
    Parlate delle vostre difficoltà, fallimenti e successi in modo autentico ed umano. I consumatori apprezzano e si identificano con i marchi che commercializzano con autenticità. La vostra storytelling deve riflettere la vostra autenticità.
    TRASMETTERE I VALORI
    Racconta una storia capace di trasmettere emozioni, e che parli di personaggi e situazioni familiari che possano essere simili a quelle della vita dei destinatari della storia. I lettori devono immedesimarsi in quel racconto.
    FAVORIRE LA COMUNITA’ E LA COLLABORAZIONE
    Raccontate una storia che spinga i lettori a discuterne e a condividerla con gli altri. Utilizzate una situazione o un’esperienza in cui gli altri possano identificarsi e dire: “Anch’io“.
    Mantenete situazioni e personaggi neutri per attirare la più ampia varietà di lettori.
    IMPARTIRE CONOSCENZE O EDUCARE
    Nella storia includete anche i tentativi e gli errori, fate in modo che i lettori possano riconoscere un problema e sapere che soluzione avete adottato. Parlate anche delle soluzioni alternative.
  • 4. Stabilite la vostra call-to-action. L’obiettivo e la chiamata all’azione (CTA) sono simili, ma la CTA stabilisce l’azione che si desidera che il pubblico compia dopo la lettura.

    Cosa volete che facciano esattamente i vostri lettori dopo la lettura?
    Volete che donino denaro, si iscrivano a una newsletter, seguano un corso o acquistino un prodotto? Stabilite questo insieme al vostro obiettivo in modo che coincidano.
    Ad esempio, se il vostro obiettivo è promuovere la community o la collaborazione, la vostra CTA potrebbe essere “Toccate il pulsante di condivisione qui sotto“.
  • 5. Scegliete il modo con cui raccontare la storia. Le storie possono essere raccontante in modi diversi. Il mezzo scelto dipende dal tipo di storia che volete raccontare e dalle risorse, come tempo e denaro.

    Ecco 4 modi diversi per raccontare una storia:
    1.Scrittura
    Le storie scritte assumono la forma di articoli, post di blog o libri, che consistono in testi, spesso accompagnati da alcune immagini. Le storie scritte sono di gran lunga il metodo di narrazione più economico ed accessibile, poiché richiedono solo un elaboratore di testi gratuito come Google Docs o carta e penna.
    2.Racconto parlato
    Si raccontano storie parlate di persona, come in una presentazione, in un pitch o in un panel. I TED talks sono un esempio di storie parlate. A causa della loro natura “live” e non montata, le storie parlate richiedono in genere più pratica e abilità nel trasmettere messaggi e suscitare emozioni negli altri.
    3.Audio
    Le storie audio sono sempre parlate ma registrate. Le storie audio sono solitamente in forma di podcast e, grazie alla tecnologia odierna, la creazione di una storia audio è più accessibile che mai.
    4.Digitale
    Lo storytelling digitale è disponibile in una varietà di media, tra cui video, animazioni, storie interattive e giochi. Questa opzione è di gran lunga la più efficace per le storie emotivamente forti e per le storie attive e visive. Per questo motivo la loro produzione può essere costosa. Ma non preoccupatevi: la qualità del video non è importante quanto la trasmissione di un messaggio forte.
  • 6. Pianificare e strutturare la storia. Avete un’idea di ciò che volete includere nella vostra storia, di come volete organizzarla e di quale sia il mezzo migliore. Se vi state dedicando alla scrittura creativa, il passo successivo potrebbe essere quello di buttarvi a capofitto nella scrittura e lavorare sulla struttura della storia in un secondo momento.

    Ma se lo storytelling nel marketing è creativo, ha anche un obiettivo da raggiungere. Ciò significa che potrebbe essere necessario un processo più strutturato, perché ogni fase, dall’introduzione alla CTA, deve rispondere a un obiettivo specifico.

    La vostra storytelling deve accendere l’immaginazione e l’emozione, indipendentemente dal luogo in cui la condividete. Ma gli storyteller di marketing devono anche monitorare le metriche, una volta che la loro storia è conclusa.

    Tenendo presente questo aspetto, è bene creare una bozza dettagliata della storia. Potreste sviluppare storyboard, wireframe o una presentazione in PowerPoint. Questi strumenti possono sia aiutarvi a rimanere concentrati sulla storia, o esservi d’aiuto durante le riunioni e le presentazioni, che spesso si verificano per lo storytelling aziendale.
  • 7. Scrivete. Ora è il momento di mettere penna su carta e iniziare a scrivere la vostra storia.
    Avete lavorato molto per arrivare a questo punto. Per molti narratori, questa è la parte più divertente ma anche più difficile.

    Se nel momento in cui scrivete vi sentite bloccati, non preoccupatevi, non siete soli. Compaiono un’infinità si risultati su Google alla ricerca “blocco dello scrittore” da cui potete trarre ispirazione.

    Ogni persona è un narratore e il pubblico non aspetta solo una storia qualsiasi.
    Vuole ascoltare la vostra.
  • 8. Condividete la vostra storia. Non dimenticate di condividere e promuovere la vostra storia. Come per qualsiasi altra attività di content marketing, la creazione è solo metà dell’opera: la condivisione è il modo in cui il pubblico può completare la storia.

    Dovreste sicuramente condividere la storia sui social media e via e-mail, promuovere le storie sul vostro blog, su Medium o come guest posting su altre piattaforme. Le storie digitali possono essere condivise sul vostro sito web, su YouTube o su un’applicazione mobile.
    Sebbene le storie parlate siano meglio trasmesse di persona, prendete in considerazione la possibilità di registrare dal vivo e condividerle in seguito.

    Più condividete la vostra storia, maggiore sarà il coinvolgimento del vostro pubblico.

La narrazione è un processo di prova ed errore, sappiate che nessuno racconta una storia alla perfezione al primo tentativo. Ecco perché questa guida vi potrà essere utile per perfezionare le vostre abilità di storytelling e conoscere meglio i diversi modi per raccontare una storia.

Matteo Di Castro

Esperto di marketing digitale specializzato in ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Con oltre 8 anni di esperienza nell'industria digitale come Webmaster e Specialist SEO, ha lavorato con numerose piccole e medie imprese per migliorare la loro presenza online, attraverso strategie di visibilità su misura. Appassionato del mondo dell'innovazione e costantemente aggiornato sulle ultime tendenze e tecnologie nel campo del marketing digital

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